Quando si parla di near miss si fa riferimento a “eventi potenzialmente dannosi, poiché legati alla presenza di situazioni o agenti che abbiano la caratteristica intrinseca di ‘pericolosità’ che, per l’instaurarsi di situazioni fortuite, non ha provocato danni a persone o a cose”.
A presentare in questi termini i “near miss”, un argomento molto interessante per il nostro giornale che ha organizzato nel 2015 il convegno “ Gli incidenti mancati e la consapevolezza del lavoratore”, è il documento Inail “ Gestione degli incidenti. Procedura per la segnalazione dei near miss” realizzato in relazione al Protocollo d’intesa stipulato tra Inail e Utilitalia il 13 marzo 2018 e curato dalla Consulenza Statistico Attuariale, dalla Contarp e dal Dipartimento Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale dell’Inail, con la collaborazione di Utilitalia e della Fondazione Rubes Trivas.
Il documento vuole fornire, come ricordato nel primo articolo di presentazione, uno “strumento semplice ed intuitivo, che tenga conto delle difficoltà culturali al fine di scardinarle, per rendere più agevole alle parti in gioco la rilevazione, la segnalazione, la presa in carico e la risoluzione di eventuali ‘difetti’ naturalmente insiti nell’organizzazione e, quale obiettivo finale, la creazione di un ambiente di lavoro realmente sano e sicuro”.
Nell’articolo ci soffermiamo sui seguenti argomenti:
- I near miss, il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei lavoratori
- Gli incidenti e il sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
I near miss, il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei lavoratori
Il documento – a cura del Comitato di coordinamento composto da Annalisa Guercio, Silvia Mochi, Stefano Moriani, Lorenzo Lama, Gianpaolo Montermini, Giuseppe Mulazzi, Monica Bigliardi, Diego De Merich, Fabrizio Girello e Uber Rossi – ricorda che la segnalazione degli incidenti da parte di lavoratori, in presenza di idonei feedback, di tempestive risposte da parte dell’organizzazione alla segnalazione, può creare un clima di coinvolgimento e partecipazione.
Si ricorda che il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori alla costruzione del miglioramento in ambito di salute e sicurezza sul lavoro sono “due pilastri su cui si basa la nuova norma” UNI ISO 45001:2018.
Per comprendere l’importanza della partecipazione attiva dei lavoratori – continua il documento – “giova ricordare il dettato del d. lgs. 81/08, all’art. 20, p. 1: ‘Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro’”. E in quel “prendersi cura” c’è “l’espressione di quella cultura della sicurezza tanto spesso anelata, la radice del senso di responsabilità dell’individuo da cui deriva l’impegno all’assunzione personale della responsabilità”.
In questo senso, in relazione alla segnalazione degli incidenti (nel documento il termine “incidente” fa riferimento ai “ near miss” che degli incidenti sono un sottoinsieme), l’obiettivo dell’organizzazione aziendale non è “quello di suscitare il senso di colpa rispetto agli errori commessi, quanto piuttosto portare i lavoratori a maturare la consapevolezza delle proprie responsabilità e, di conseguenza, della necessità dell’impegno personale e insostituibile di ciascuno”.
A questo fa riferimento proprio la norma UNI ISO 45001 quando “parla di leadership dei lavoratori”.
Si segnala poi che il senso di responsabilità si coltiva poi “con una buona formazione, una reale partecipazione e un feedback positivo e costante. In quest’ottica il feedback diventa l’elemento principe di incentivazione all’interno di un sistema che mira alla costruzione della cultura della sicurezza”.
Si indica che per favorire la partecipazione dei lavoratori e fare in modo che “segnalino incidenti e criticità e propongano suggerimenti, è indispensabile motivare i lavoratori attraverso un sistema di incentivazione basato sul feedback, ossia una risposta immediata e tempestiva da parte dell’organizzazione, attraverso un percorso di condivisione delle problematiche”.
In particolare “le azioni di prevenzione volte a supportare le imprese nel percorso di miglioramento delle performance di valutazione e gestione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro, lo sviluppo ed il trasferimento di metodologie e strumenti operativi per la gestione degli incidenti, rispondono ad indicazioni espresse a livello nazionale e comunitario:
- standardizzazione di metodologie e strumenti condivisi dal sistema di prevenzione;
- rafforzamento dell’integrazione dei dati e delle informazioni volte al miglioramento degli interventi di prevenzione;
- sviluppo delle attività di applicazione nella prevenzione con verifica della efficacia dei risultati dell’intervento di supporto alle aziende;
- sviluppo e trasferimento di strumenti di supporto per migliorare l’applicabilità delle norme e l’efficacia dei sistemi di controllo dei rischi presenti nelle aziende;
- approccio gestionale volto al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza in azienda, rafforzandone le capacità di autovalutazione tramite l’impiego di indicatori di efficacia dei sistemi di controllo del rischio tramite il coinvolgimento di tutti gli operatori secondo le proprie responsabilità”.
Gli incidenti e il sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
Dunque individuazione, comunicazione, registrazione ed archiviazione degli incidenti rappresentano “momenti basilari per un corretto funzionamento di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro in cui il datore di lavoro deve predisporre adeguate procedure di gestione, definendo ruoli, compiti e responsabilità, formazione e pubblicità sugli strumenti e sulle metodologie impiegate”.
In particolare “l’analisi degli incidenti che segue queste attività e i risultati che ne conseguono in termini di ‘difetti’ del sistema e/o dell’organizzazione saranno divulgati attraverso le modalità di comunicazione proprie dell’azienda e tramite percorsi di formazione a tutti i livelli di responsabilità, al fine di coinvolgere capillarmente il personale e sensibilizzare all’importanza della rilevazione degli incidenti”.
Questo documento, che approfondiremo in futuri articoli, suggerisce una procedura di cui sono specificate le azioni, i ruoli e le responsabilità, nonché il flusso di comunicazione per scardinare le difficoltà e gli ostacoli culturali alle segnalazioni.
Concludiamo rimandando alla lettura integrale del documento Inail e segnalando che la procedura di gestione degli incidenti, proposta nel documento, fornisce gli elementi per:
- “identificare, raccogliere ed analizzare gli incidenti verificatisi in occasione di lavoro e relativi al personale, agli appaltatori ed ai subappaltatori all’interno dei luoghi di lavoro su cui l’azienda ha responsabilità giuridica tramite modulistica appropriata;
- valutare le situazioni di non conformità o di criticità organizzative, tecniche, procedurali o comportamentali che precedono gli incidenti;
- individuare ed applicare le adeguate misure correttive e preventive;
- garantire un’opportuna comunicazione biunivoca e assicurare un’immediata risposta alla segnalazione (feedback) in fase iniziale, di lavorazione sullo stato di avanzamento e trattazione della segnalazione, dell’esito finale”.